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(27 Agosto 1995) Lettera di una professoressa di Verona che scrive a A. Manzi per ringraziarlo per averle reso possibile imparare a leggere e scrivere già all'età di 4 anni e per averle fornito conoscenze sull'insegnamento grazie alle sue lezioni televisive. |
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(25 Gennaio 1965) Lettera di un nonno che scrive a Alberto Manzi per complimentarsi per la sua bravura nel programma televisivo " Non è mai troppo tardi" e nel fare ciò manda la lettera scritta dal suo nipotino che prima ancora di iniziare la prima elementare ha già imparato quasi a scrivere e leggere.
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(8 Aprile 1964) Lettera di una madre di 8 figli che vuole trasmettere a A. Manzi la sua gratitudine per avere reso possibile imparare a leggere e scrivere con il suo programma televisivo ad uno dei suoi figli che essendo paraplegico è relegato in una sedia a rotelle tutto il giorno. Nella lettera vi si trova anche una frase di affetto verso A. Manzi scritto con la bocca (non ha l'utilizzo delle mani) da Antonio, figlio della signora. |
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(4 Aprile 1963) Lettera di una signora che con questa terza lettera (lo specifica nella lettera facendo riferimento anche alle altre due scritte precedentemente) vuole fare sia gli auguri di Buona Pasqua e di Onomastico che gli elogi a A. Manzi per la sua bravura e l'utilità del programma televisivo "Non è mai troppo tardi". |
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(20 Febbraio 1959) Lettera di un traduttore giapponese della letteratura italiana che chiede a A. Manzi i diritti per la traduzione e la pubblicazione di "Grogh, storia di un castoro". Il traduttore contatta Manzi dopo aver già tradotto questo testo che una casa editrice in Giappone aveva acconsentito di pubblicare come letteratura per l’infanzia. Nella lettera vengono colte chiaramente note di ammirazione verso questo autore italiano che il traduttore ha potuto conoscere solo dopo aver letto l'opera suddetta. |
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