Roberto Minicucci

4 dicembre 2010

Ho 45 anni e la fortuna di essere stato un alunno del grande MAESTRO MANZI, anzi “Alberto”, una persona di valore.Nel ricordo della sua scomparsa, il 4 Dicembre, non a caso S. Barbara la protettrice della Marina visto che lui voleva fare il Capitano di lungo corso e la protettrice dei Vigili del Fuoco ed anche qui le nostre strade si rincontrano.
Il suo insegnamento non solo didattico ha lasciato in noi dei segni indelebili e dei punti di riferimento nella vita; ci ha cresciuti come suoi figli, “sangue dello stesso sangue.”Proprio qualche settimana fa sono stato a trovarlo nella sua Pitigliano, dove riposa ed anche lì ha lasciato traccia, perché lui era così, per ogni cosa che faceva metteva amore e convinzione come quello che ha trasmesso a noi, affermandolo in una testimonianza che ha lasciato l’ultimo anno del nostro ciclo scolastico: AMORE, AMORE….. AMORE.Ancora ricordo le sue lezioni e oggi quando mia figlia di 9 anni ha dei dubbi non faccio altro che trasmettere il SUO insegnamento come attività proiettata a favorire la crescita di una persona; ancora oggi alla mia età vorrei un suo consiglio, la sua esperienza. Ogni tanto mi soffermo davanti alla nostra scuola (Fratelli Bandiera) ad osservare quel terrazzo (alcune volte la nostra aula), rievocando le sue lezioni tutti insieme sotto quel cielo che se nuvoloso lui lo rendeva azzurro. Ci responsabilizzava con le sue consuete gite organizzate, come quella settimana in Trentino ad Andalo per renderci indipendenti. Anni scolastici dal ’71 al ’75 felicemente immensi. Mi ha insegnato il rispetto, il modo di pensare con la mia testa, di sapere sempre qualcosa in più, il coraggio di affrontare qualunque problema, perché lui pensava agli altri e poi a se stesso. Ci ha insegnato perfino a nuotare come un padre fa al proprio figlio ed io di quest’altruismo ne ho fatto 
tesoro e addirittura un mestiere.
Il ricordo di quando mi regalò una sua bicicletta, un’emozione indescrivibile; ma ho un grande rimorso che mi porterò per sempre, non aver mantenuto i rapporti negli anni successivi e soprattutto per dirgli “GRAZIE”. Potrei raccontare tanto di lui e delle cose fatte insieme e come ci ha “educato” con interesse senza mai annoiarci con leggerezza e semplicità, anche parlando per ore rimanendo “ipnotizzati” dalla sua suadente voce.Grazie per avermi insegnato ad affrontare la vita a testa alta, GRAZIE “MASTRO”, rimarrai per sempre nella mia mente e soprattutto nel mio cuore.

Io sono parte di Te, Tu di me.
CIAO Alberto.

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