Grogh, storia di un castoro è il primo lavoro letterario di Alberto Manzi. Il romanzo nasce come storia inventata in un lavoro di gruppo con i ragazzi del carcere minorile “A. Gabelli”. Il libro è pubblicato da Bompiani nel 1950, vince il Premio Collodi e in seguito viene tradotto in oltre 20 lingue. Racconta di Grogh, un castoro o per meglio dire il Castoro che lottò a lungo contro le insidie della natura trovando sempre la soluzione e salvando così la sua colonia che da trecento castori si ridusse a 20. Avevano combattuto con tanti pericoli ma non seppero resistere alla ferocia di uno in particolare senza dover cambiare tutte le loro abitudini…
Di seguito trovate i capitoli del libro letti da Giulia Manzi.
Con un linguaggio fiabesco Alberto Manzi vuole raggiungere i più piccoli e proporre loro valori importanti come l’amore e la pace che devono sconfiggere l’odio, la guerra e regnare in tutto il mondo. Pierone, Memmo, Riccardo, Claudio, Fausto, Alda, Massimo, Marco e Roberta sono i personaggi dell’avventura narrata e, come tutti i bambini, bramano la gioia di vivere felici e beati in un mondo accogliente. E se questo paradiso venisse minacciato non esiterebbero ad utilizzare la fantasia, arma vincente di questo mondo ingenuo. In archivio è possibile trovare sia il libro che il dattiloscritto originale di questo lavoro dallo stesso titolo pubblicato nel 1968 da Valentino Bompiani.
Di seguito trovate i capitoli del libro letti da Giulia Manzi.
Tupiriglio, come sostiene l’autore stesso, rappresenta l’insieme di tutti quei bambini tanto incontrati nelle tradizioni popolari di ogni paese e concretizza l’ingenuità e la bontà infantile che spesso vengono prese per stupidità da parte degli adulti. Sono adulti che spesso non sanno che per comunicare con un bambino bisogna utilizzare altri codici linguistici e che l’esperienza sarà per lui una buona consigliera. Tupiriglio è una storiella per tutti, bambini e adulti, perché tutti noi, nonostante l’età, abbiamo bisogno di un pò di fantasia e di sorridere chiudendoci in un mondo magico per qualche momento durante giornate a volte “noiose”…
Di seguito trovate i capitoli del libro letti da Giulia Manzi.
La pandemia che stiamo vivendo ha rimesso in discussione conoscenze e pratiche che sembravano acquisite, anche alla luce del bisogno di “riconoscere nuovamente quello che davamo per scontato, prendendo atto che alcuni processi hanno travolto i principi” (Clede Maria Garavini, Garante Regionale Infanzia e Adolescenza) e che tanto è accaduto, in una dimensione di pieno e di vuoto.
Porsi domande insieme, parlarsi, cercare di costruire qualcosa nella dimensione del Noi, ascoltarsi con strumenti e in luoghi moltiplicati sono i metodi che ci diamo per costruire collettivamente, come bene pubblico, una scuola di politiche per l’infanzia.
Con gli occhi dei bambini L’infanzia di oggi nella narrazione di Alberto Manzi
Da dove partiamo
Bambini e bambine, oggi, sono al centro di una grande incertezza che colpisce la scuola, le famiglie, i luoghi di lavoro e del tempo libero. Quarantena, cassa integrazione, mascherina… sono parole entrate anche nei discorsi dei bambini.
Per Alberto Manzi, scrivere per l’infanzia era anche un modo di pensare l’infanzia e la nostra postura di adulti. Se Tupiriglio ci fa riflettere su come parliamo ai bambini, Testa rossa e Grogh ci parlano dei valori che proponiamo loro. Proviamo allora a rileggere alcuni passi insieme per riflettere sulle nostre pratiche educative, sul nostro agire nella relazione con loro e nella creazione di una cultura dell’infanzia.
Cosa succede
4 webinar pomeridiani di un’ora accompagnano i docenti nella scoperta di 3 libri di Alberto Manzi:
11 marzo, ore 17.30 Incontro di presentazione su Alberto Manzi, con tutte le relatrici.
31 marzo, ore 17.30 Tupiriglio con Alessandra Falconi, Centro Alberto Manzi
28 aprile, ore 17.30 Testa rossa con Giulia Manzi, scrittrice e editor
19 maggio, ore 17.30 Grogh, storia di un castoro con Patrizia D’Antonio, docente e collega di Alberto Manzi
Prima di ogni webinar vengono resi disponibili i file audio delle opere presentate (Tupiriglio – Testa rossa – Grogh) per poter favorire un lavoro in classe e in biblioteca di riscoperta di Manzi come scrittore.
A chi si rivolge questa iniziativa?
Il ciclo di webinar è pensato per insegnanti, bibliotecari, lettori volontari.
Iscrizione
L’iscrizione è gratuita ma obbligatoria attraverso il seguente modulo:
Il Centro Alberto Manzi, la Direzione generale dell’Assemblea legislativa e il Servizio Informazione e Stampa hanno realizzato 4 video-racconti che ripropongono le favole di Manzi (di cui una inedita) con traduzione nella Lingua dei Segni (L.I.S.).
Il progetto è nato nell’ambito della recente Legge regionale 02 luglio 2019, n. 9 “Disposizioni a favore dell’inclusione sociale delle persone sorde, sordocieche e con disabilità uditiva”.
L’obiettivo è quello di favorire la cultura dell’inclusione sociale nelle scuole e in tutta la comunità educante, promuovendo un modello di scuola accogliente che favorisca la crescita personale ed educativa di tutti gli studenti.
In particolare, questa azione si rivolge ai bambini e alle bambine con difficoltà uditive, ai loro compagni di scuola, alle famiglie, alle scuole e alle associazioni che potranno usufruire di una parte del patrimonio narrativo di Alberto Manzi grazie.
Queste favole sono state inserite tra le pubblicazioni che hanno fatto la storia dell’editoria negli anni Settanta: I nostri anni ’70. Libri per ragazzi in Italia fu una mostra realizzata a Palazzo delle Esposizioni a Roma nel 2014 in cui la serie Favole d’Oggi di Alberto Manzi stava vicino ai libri di Bruno Munari, Gianni Rodari, Štěpán Zavřel, Iela ed Enzo Mari.
Per gioco e per cura – Pensieri e strumenti per sostenere bambini e bambine è stato un seminario per riflettere sulle povertà educative e sulle nuove fragilità emerse o rese visibili dalla pandemia, promosso dalla Garante per l’infanzia e l’adolescenza e dal Centro Alberto Manzi.
Il seminario si è tenuto Online il 20 novembre 2020, di seguito si possono trovare le registrazioni degli interventi dei relatori ospiti:
In questo video:
Ore 9 – Dalla parte dei più piccoli Emma Petitti, Presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna introduce il dibattito.
Ore 9.15 – Devo dirti una cosa I bambini e le bambine incontrano le istituzioni e la Garante per l’infanzia e l’adolescenza prendendo la parola online. Scuole coinvolte: plesso Carla Ronci, Istituto Comprensivo Fermi, Rimini
Ore 9.30 – Tutelare i diritti in periodi eccezionali e problematici: mappare per ridare coraggio Clede Maria Garavini, Garante per l’infanzia e l’adolescenza, Regione Emilia-Romagna
Ore 10 – Il sostegno all’infanzia in tempo di pandemia: le politiche regionali. Elly Schlein, VicePresidente della Regione Emilia-Romagna
Ore 12.30 – Cosa può fare Unicef in questa fase delicata: proposte e possibilità Nicoletta Grassi, Unicef Emilia-Romagna
In questo video:
Ore 11.15 – Carte come scintille: un gioco d’arte come scelta estetica ed etica nell’ascolto delle narrazioni dei bambini e delle bambine Andrea Prandin Consulente Pedagogico, docente presso Philo – Scuola di pratiche Filosofiche Milano.
A sessanta anni dalla prima puntata della trasmissione Non è mai troppo tardi, Radio Onda Rossa ha ricordato la figura di Alberto Manzi, maestro e scrittore che ha segnato un’epoca.
Alessandra Falconi del Centro studi Alberto Manzi e con Franco Lorenzoni hanno partecipato alla trasmissione Ora di Buco (del 24 novembre 2020):
Le Carte Scintille, presentate al seminario nazionale Per gioco e per cura realizzato in occasione del 20 novembre 2020, sono carte illustrate da Eleonora Terrile di Labelluli che le ha ideate con la supervisione di Antonia Chiara Scardicchio (Università di Foggia) e di Andrea Prandin (consulente pedagogico).
Sono utilizzabili nei contesti di formazione degli adulti e attivano percorsi di dialogo anche con bambini e bambine.
Le carte sono scaricabili in pdf gratuitamente qui:
Per poter ricevere le carte stampate nel 2021, pandemia permettendo rispetto ai tempi, occorre prenotarsi su questo file. Le carte saranno stampate in 150 copie e le scuole e gli enti della Regione Emilia Romagna avranno la priorità in caso di superamento del limite. Vi invitiamo quindi a lasciare qui i vostri dati: